mercoledì 19 marzo 2008

Brancaleone e la tattica de la lista allatinata dell’ultima clessidra


(Parte Quinta) Brancaleone, oltre a lo potere e a lo pulpito, voleva anche la legittimazione de lo voto popolare. Così chiese ad Abacuc di predisporre un piano segretissimo, da svelare all’ultima clessidra. In primis, stilò unam lista latina elettorale cum simbolo studiato: “Croce dei cavalieri di Malta, fonte battesimale donato, colomba bianca cum rametto d’ulivo di nocellara del belice”; gradita a: coltivatori diretti indiretti et artigiani, medici farmacisti et parrini, omnis don et fimmini, timorati moderati et controllati. Restavano fuori: jurnateri agricoli et forestali, manifestanti protestanti et scioperanti, laureati disoccupati et emigrati. Per la chiusura de la campagna venne previsto lo comizio de lo illustrissimo Principe di Palestrina, da accogliere alla Rotonda cum stendardo, cavallo bianco, banda musicale e bambini vestiti da angioletti. E a conclusione de lo tanto atteso comizio contro tassamenti e riduzioni di finanziamenti, anche un miracolo: Gaspano La Masa, riformato et falso invalido di guerra, doveva finalmente gettare le stampelle.

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