domenica 2 marzo 2008

Muratore eletto coordinatore del Pd Dice: "Occorre voltare pagina"


Piero Muratore è stato eletto coordinatore cittadino del Partito Democratico. Fanno inoltre parte del direttivo Vito Pernice (vice coordinatore), e i consiglieri comunali Francesco Lo Pinto (capogruppo), Vincenzo Quartuccio e Aurelio Tumminia. “Questo gruppo dirigente – ha detto il coordinatore – si vuole impegnare per dare alla nostra comunità un futuro fatto di partecipazione alla vita politica. Non è possibile che l’attuale compagine amministrativa e la relativa maggioranza consiliare continuino a ignorare i bisogni delle persone e non si interroghino sui motivi dell’allontanamento delle giovani generazioni dalla politica. C’è bisogno di voltare pagina e noi siamo pronti a favorire questo cambiamento. Occorre lavorare per elaborare e promuovere varie iniziative politiche sulla base di un programma elettorale chiaro, sintetico, innovativo e trasparente”.

35 commenti:

Anonimo ha detto...

L'azione volta al cambio di pagina (frase peraltro molto inflazionata in questo scorcio di campagna elettorale), presuppone la lettura e la comprensione della pagina che si sta archiviando relegandola alla memoria, facendone tesoro, apprezzando ciò che di buono essa ci ha trasmesso e deplorando ciò che invece non ci è piaciuto. D'altro canto se leggessimo un romanzo o un saggio saltando le pagine senza l'ordine numerico dubito che ci capiremmo qualcosa.
Dunque tutti vogliono cambiare pagina, tutti vogliono il nuovo che avanza, tutti vogliono conquistare le donne e i giovani alla politica. Pochi sono coloro che invece sono interessati a capire, comprendere, analizzare, il perchè quella vecchia pagina che frettolosamente stiamo archiviando è stata scritta. Quali caratteri sono stati usati, quale inchiostro si era scelto e soprattutto chi erano stati i redattori del testo in essa contenuta. La smania di mettere una pietra sopra a quello che è stato il recente passato politico del nostro paese (=comune,provincia,regione,nazione) mi puzza molto di quel favoloso "siero della dimenticanza" che alcuni scienziati sembrano avere inventato per far perdere i brutti ricordi a chi è stato afflitto da traumi importanti.
Invece penso che fare memoria sia l'unico sistema per evitare che gli errori del passato si ripresentino.
Circa dieci anni fa durante una pubblica conferenza sulla globalizzazione spinto da letture appassionate e profetiche (Jean Ziegler, Federico Rampini, Vivianne Forrester, Alex Zanotelli, Amartya Sen, Naom Chomsky) descrissi il rischio che si stava profilando all'orizzonte in un panorama dominato dal liberismo selvaggio e dal capitalismo autoreferenziale che avrebbe portato alla delegittimazione del sistema politico non più in grado, con autorevolezza, di tracciare le linee economico-sociali finalizzate al bene della collettività. Allora venni preso per matto dagli altri relatori che confidavano nelle capacità del mercato e del sistema ad auto-regolarsi. Così non è stato e le nubi nere che si addensano all'orizzonte non preannunciano tempi buoni.
Quindi il mio consiglio ai vertici del PD marinese è che prima di girare pagina perdessimo un pò di tempo a rileggere quella che stiamo archiviando, potrebbe rivelarsi davvero utile. Lo dico con affetto ed interesse visto che, almeno fino ad oggi, ho contribuito alla nascita del PD e mi sento di farne parte.

nino di sclafani.

Anonimo ha detto...

Sapete perchè non saro' mai di sinistra? perchè gli uomini che ad essa appartengono son quasi tutti degli ipocriti benestanti che parlano di poveri ma invece che occuparsene pensano solo ai fatti loro. praticamente il cuore a sinistra e il portafogli a destra. il comunista tipico ha la casa di proprieta', due auto all'interno della sua famiglia, ha i soldi per comprare libri e per mandare i figli in palestra. parla di lavoratori e dei loro diritti e possibilmente fa il sindacalista solo che guarda caso ogni tanto si trova a sfruttare i lavoratori.
e magari puo' anche permettersi la villa con piscina.sinistra in italia ha voluto dire la crescita di un sistema clientelare inarrestabile. e spesso i comunisti sono a parole disposti ad aiutare gli altri ma con i fatti mirano a preservare se stessi e la loro tranquillita'. chiedetevi uomini e donne di sinistra se quando vi è stata data l'occasione veramente di aiutare il prossimo, fosse anche un familiare, non vi siete tirati indietro adducendo scuse su scuse. chiedetevi se per avere il lavoro che avete non dovete dire grazie a questo o a quel politico. e chiedetevi pure se dopo siete stati fino in fondo grati allo stesso o se non vi siate scagliati addirittura contro di lui.
insomma credo che a sinistra regni l'ipocrisia buonista. siamo tutti compagni... di scuola forse. andate a rileggervi davvero il senso del comunismo e vi renderete conto di esserne molto lontani. ciao a tutti. luigi.

Nuccio Benanti ha detto...

(Riceviamo e pubblichiamo l'intervento di un "cattolico apostolico romano - però residente in sicilia - praticante e moderato...")
***
x nino di sclafani.
scusa tu saresti di sinistra? sei comunista? no, perchè vorrei capire come mai un uomo di chiesa, cattolico apostolico romano, che crede in Dio possa dichiararsi comunista considerato che il comunismo ideologico è proprio la negazione della fede. grazie.

Anonimo ha detto...

Spero che in paese sia rimasto qualche comunista povero in canna per rispondere alle domande di Luigi.
Io in più occasioni ho detto di non sentirmi né di sinistra, né di destra, ne di centro, perché credo che queste siano solo etichette che non restituiscono il senso della realtà. Quello che conta non è il simbolo del partito da votare, ma gli uomini che lo guidano. Un discorso a parte, ovviamente, andrebbe fatto sulle ideologie politiche e sulla loro applicazione…
Come certamente saprai, l’attuale legge non ci consente di scegliere i parlamentari che ci rappresenteranno. I segretari (di destra-centro-sinistra) stilano le liste e distribuiscono posti a destra e a manca (ora si che è il caso di dirlo) in parlamento. Fanno parte tutti della stessa casta. Questi sono i fatti che interessano all’elettore.
Per quanto riguarda il nostro paese (che è la materia della discussione), oltre ai grandi temi, sarebbe interessante approfondire ulteriormente i risultati della politica locale, dato che stiamo cercando un sindaco.
Più che conoscere se il sindacalista ha tra macchine o il motozappa, mi interesserebbe capire meglio i risultati della politica locale. Per esempio, questa sera non c’è la luna e nemmeno l’illuminazione pubblica accesa. Fatto che, come saprai, succede con frequenza, anche d’estate…
Questo buio medievale è di destra, di sinistra o di centro?

Anonimo ha detto...

COSA CHIEDE DIO ALL'UOMO?

Potrei articolare fiumi di parole per esprimere questo concetto. Sicuramente chi ha avuto modo di leggere il Vangelo troverà in esso pochi essenziali concetti che da soli sintetizzano tutto. Però in questa circostanza mi piace risponedere all'anonimo di sopra a cui sta tanto a cuore il mio intimo dissidio tra l'appartenenza a Cristo (che non coincide sempre esattamente con la sudditanza al Vaticano)e le simpatie per i valori e le ideologie di sinistra, con una citazione dall'antico testamento: a chi gli chiedeva cosa il Signore chiedesse in fondo agli uomini il profeta Michea rispose "Praticare la giustizia, amare teneramente, camminare umilmente con il tuo Dio" (Michea 6,8).
Dunque al primo posto viene collocato un concetto non spiritualistico o intimistico, bensi un precetto sociale: PRATICARE LA GIUSTIZIA. Si tratta di un concetto molto ampio che include al suo interno (cfr il Discorso della Montagna) vari contenuti. Cerchiamo di elencarli assieme: Non-Violenza, Solidarietà, Condivisione, Onestà, Ascolto, Fraternità etc.
Individuare nel panorama politico italiano odierno una forza che incarni tutti questi valori è impossibile. Le recenti strumentalizzazioni a cui certi atei-devoti stanno furbescamente affidando la cattura del voto cattolico esibendo la bandiera anti-abortista di giorno, per rettificare che nessuno mette in discussione la legge la notte dovrebbero farci riflettere. Come pure professarsi paladini del voto cattolico (Casini, Berlusconi e Fini) per poi ritrovarsi pluri-divorziati sulle copertine dei giornali gossip con il "nobil augello" al sole della Sardegna mi fa pensare. Sposare con S. Francesco il valore della Pace e poi mandare dopo qualche setimana i nostri soldati a combattere le guerre ingiuste per esportare la democrazia (e visto che si ritrova accaparrasi il petrolio). Fare bei discorsi sulla legalità e poi ritrovarsi con metà partito inquisito per legami con la Mafia (UDC). Dare alle massaie consigli su come combattere il caro-spesa ed essere l'uomo più ricco d'Italia? Utilizzare buona parte del lavoro di un parlamento per risolvere i propri guai con la giustizia praticamente eliminando giustappunto i reati che ti riguardano personalmente?
Tutto questo obbedisce al precetto "praticare la Giustizia"?
Nel dubbio io scelgo il male minore, mi è capitato in passato di dare il mio voto ad un ateo che a differenza di tanti cattolici professanti per convenienza ha impiegato tutto il suo tempo, forse inconsapevolemente, a costruire il grande sogno di Dio: una società più giusta, dove il debole, l'ultimo, il povero possano ottenere non la carità dei potenti ma il riconoscimento dei propri diritti.

nino di sclafani

Anonimo ha detto...

Nuccio, forse il buio medievale è per il risparmio energetico, per limitare le emissioni di CO2 in atmosfera, chi lo sa ?
;-)

Anonimo ha detto...

caro luigi, perche mai dovresti allora essere di destra?

Anonimo ha detto...

IL BUIO MEDIEVALE è PROPRIO IL SINTOMO CHIARO E CHIARISSIMO DI COME LA POLITICA TUTTO FACCIA TRANNE CHE OCCUPARSI DELLA COSA PUBBLICA. LA MIA DOMANDA è: QUESTO NUOVO CHE AVANZA, QUESTO CAMBIAMENTO DELLA POLITICA CHE CI PROPONETE, SIETE SICURI è SIA QUELLO CHE FARA' ACCENDERE I LAMPIONI E NON QUELLO CHE CONTINUERA' A LASCIARLI SPENTI DANDO LA COLPA ALLA PASSATA AMMINISTRAZIONE? GRAZIE, LUIGI.

Anonimo ha detto...

X NUCCIO BENANTI.
GUARDA CHE IO NON HO NULLA IN CONTRARIO A CHE I COMUNISTI NON SIANO POVERI, IL PUNTO è: PERCHE' ASSURGERSI A PALADINI DEI DIRITTI DEI LAVORATORI, E A DIFENSORI DEI POVERI? PERCHè SPACCIARSI DALLA PARTE DEI DEBOLI SE POI NON GLIENE FREGA NULLA? è L'IPOCRISIA CHE MI DA FASTIDIO NON IL LORO CONTO IN BANCA. INVIDIARE I SOLDI DEGLI ALTRI è UNA PREROGATIVA DI SINISTRA.E IO , GIURO, NON LO SONO. LUIGI.

Anonimo ha detto...

anke nella destra c'è ipocrisia..la sinistra è sempre stata dalla parte dei lavoratori ed ha cercato di difenderne i diritti..la destra ke ha fatto?da quale parte sta?dalla perte dell'impresa dei nullafacenti...laura

Anonimo ha detto...

X NINO DI SCLAFANI.
VABBè DACCORDO. LA GIUSTIZIA SOCIALE, L'AMORE PER I DEBOLI. SIAMO TUTTI DACCORDO DESTRA SINISTRA E CENTRO. MA IN QUESTA SINISTRA COSA VEDI CHE POSSA COLLIMARE CON IL TUO CREDO? PERCHè PRENDERLA ALLA LARGA COME HAI FATTO TU E POI ANDARE A PARARE SEMPRE CONTRO BERLUSCONI E IL CENTRODESTRA PUO' DISTOGLIERE L'ATTENZIONE DALLA DOMANDA INIZIALE, MA POI IL SUCCO RIMANE LO STESSO. E IO NON PARLO DEI POLITICI NAZIONALI. PARLO DI TE. SOLO DI TE. PENSI CHE L'AMBIENTE E L'IDEOLOGIA ATTORNO ALLA QUALE STA NASCENDO LA POLITICA DI SINISTRA POSSA COLLIMARE CON IL TUO CREDO? PENSI DI POTERE AGIRE METTENDO AL PRIMO POSTO I VALORI CRISTIANI? PORTAI NON SCENDERE A COMPROMESSI? POTRAI OPERARE CRISTIANAMENTE? TU, NINO. NON BERLUSCONI, TU. COME PRATICHERAI LA GIUSTIZIA?

Anonimo ha detto...

Caro anonimo (sigh!) amico, mi sono sempre sforzato di adottare nei confronti del mio prossimo un atteggiamento di ascolto, superando anche i pregiudizi, i luoghi comuni, non dando credito a coloro che mi dicevano di lasciar perdere. Non posso dirti di esserci sempre riuscito. Credo però di avere avuto sempre per chiunque una parola di conforto e coraggio. Il buon esito di questi sforzi potrai chiederlo agli altri e non a me.
Mi chiedi come farò a scendere a compromessi? Scusami con chi dovrei scendere a compromessi e perchè? Non sono fino a oggi candidato a nulla, l'unico progetto che sto seguendo è quello di Nuova Marineo, un gruppo di giovani stupendi, animati di quella voglia di fare e di quello spirito di gratuità da renderli i migliori compagni di qualunque avventura. La pratica della giustizia, poi, è qualcosa che si realizza ogni giorno, in famiglia, a scuola, al lavoro, con gli amici. E il primo modo di realizzarla è sicuramente l'esempio. Dimentichi forse che gli amici prediletti di Gesù furono i ladri, le prostitute, gli indesiderati e impuri che la società emarginava. Gente che aveva solo il bisogno di sentirsi amata.
Il modo di intendere la nostra Fede oggi invece è spesso dendente all'emarginazione di chi cataloghiamo diverso, ed è questo il male più grosso della nostra società: ritenersi superiori agli altri, più furbi, potenti grazie alle amicizie importanti o a qualche quattrino in più in tasca.
Un cambiamento di mentalità si impone e lo puoi vedere guardandoti attorno.
A presto

Anonimo ha detto...

Mi intrometto ancora una volta nella interessante discussione. E lo faccio innanzitutto per dire che ho appena cestinato otto interventi non firmati. Avrei dovuto farlo anche con te Luigi, perchè il nome di battesimo da solo dice davvero poco. Però la pacatezza del tuo intervento mi stimola a pubblicarlo ugualmente.

Personalmente, credo che Nino Di Sclafani non sia processabile per almeno due motivi:

1. Perchè non è un amministratore e, attualmente, neanche un candidato. Vogliamo fare il processo alle intenzioni?

2. Perchè il Pubblico Ministero, nel presentare un'accusa credibile, non dovrebbe presentarsi in aula con la maschera dell'anonimato.

Visto che gli attuali amministratori ci lasciano con frequenza inquietante al buio (in tutti i sensi), mi chiedo: il cittadino Nino Di Sclafani può avvalersi come tutti gli altri uomini liberi della facoltà di occuparsi di politica? Secondo te, a Marineo, un buon cattolico con quale lista e con quali uomini (fai i nomi e i cognomi) dovrebbe allearsi per essere coerente con il proprio credo?

Anonimo ha detto...

dunque, sono luigi. pretendere nome e cognome ha un senso nel momento in cui tu leggi nelle mie parole accuse, diffamazioni o attacchi personali. in tutti i blog è possibile postare senza dare i propri dati. la moderazione dovrebbe intervenire solo quando si configurano le situazioni di cui parlavo sopra. il blog è un luogo in cui chiunque civilmente puo' dire cio' che vuole e il volere nome e cognome, oltre ad essere inutile (potrei scrivere qualunque cognome ed essere credibile)appare come dire insolito. democrazia vuole che se tu vuoi dare il tuo cognome lo fai se io non lo voglio dare non lo faccio. un anonimo che muove semplicemente una critica o chiede spiegazioni non puo' essere tacciato come uno che si mette una maschera. io ho solamente chiesto civilmente un parere ad una persona chiuso. il non pubblicare civilissimi post solo perchè anonimi è censura a mio parere. non mi va di pubblicare il mio nome e cognome in internet. sei libero di pubblicarlo o di no. spero che il concetto sia chiaro e se i miei post non verranno piu' pubblicati perchè per esprimere la mia opinione o chiederla ad altri su un blog devo esibire la carta di identita' alzo i tacchi e tolgo il disturbo. riguardo a di sclafani, se il mio intervento è apparso come un volerlo processare vi dico che non è cosi'. è insistente in paese la voce di una sua candidatura e siccome lo reputo una persona per bene e credo che si piglierebbe il mio voto volevo solo avere le idee piu' chiare sulla sua persona. a livello locale non mi importa il simbolo, ma gli uomini che vi stanno dietro. riguardo gli altri nomi e cognomi che vuoi (hai la fissazione per le carte di identita?] non faro' liste di persone che sono a casa loro e probabilmente manco sanno che stiamo parlando di loro. si chiama correttezza. non avrete altri post cosi' vi faccio risparmiare il tempo di leggerli.

Anonimo ha detto...

Come vedi ho pubblicato senza censura il tuo civilissimo commento. Anzi ti dico di più: tranne che sulla questione dell'anonimato, su tutto il resto penso di essere abbastanza d'accordo con te.

La questione irrisolta resta comunque sempre la stessa: sono importanti gli uomini, ma non possiamo fare i nomi per tutelare la loro privacy. Se poi anche chi entra per dare il proprio contributo ha qualcosa da tutelare, non riesco più a capire (io, non tu!) di cosa (e con chi) stiamo a parlare.

Giuseppe Pernice ha detto...

Caro Luigi, chiunque tu sia poni questioni interessanti oltre che civili: quella del rapporto tra il cristiano e la politica mi pare un ottimo argomento, soprattutto se affrontato in termini "locali".
Può il cristiano fare politica attiva rivestendo ruoli amministrativi, prendere decisioni, fare delle scelte che inevitabilmente orientino il vivere comunitario? Può farlo senza scendere a compromessi con la propria fede?
La questione mi pare talmente complessa..
Severino pensa che in materia di dottrina sociale la chiesa cattolica dovrebbe essere - e di fatto nn sia - radicale nelle sue posizioni: a proposito di povertà, di beni comuni, di giustizia, e così via. Nessun compromesso dovrebbe intercorrere tra gli interrogativi del mondo e le risposte del Vangelo. Così però nn è: la chiesa "cattolica e apostolica" dichiara la sua natura umana e dunque corruttibile e spesso sceglie la diplomazia..
La chiesa nn scomunica Bush - e con lui tutti gli americani - perché la democrazia degli states prevede la pena di morte, e dovrebbe prendersela con Nino Di Sclafani se questi cerca di esercitare il diritto cristiano di fare politica perseguendo il bene comune, per quanto ciò sia umanamente possibile? Non può impedirglielo, nell'ottica del compromesso quanto in quella radicale, prevedendo cmq per il cristiano un impegno per il bene comune.
Dovrebbe allora guidare la scelta dell'"ambiente" entro il quale propugnare quel diritto? In termini radicali, nn può richiedere a Nino che un aderenza assoluta al Vangelo, e allora qualunque schieramento va bene visto che nessuno in questi termini va bene. Se ammettiamo che il credo cristiano possa invece prevedere compromessi e dunque diventare "cattolico apostolico".. ancora tocca riconoscere che qualunque schieramento può andar bene, visto che con ognuno si può sempre scendere a patti..

Ciò detto, devo ammettere però, che se mi riprovo a chiedermi come Gesù passerebbe il suo tempo se si ritrovasse fra noi nei mesi prossimi della primavera, nn mi riesce proprio di immaginarlo in una qualsiasi segreteria di partito, nemmeno in quella del PD che pure annovera tra le sue fila i devotissimi teodem..

Chissà perché, lo immagino altrove..

Anonimo ha detto...

Vedo che la discussione, partita dalle dichiarazioni del responsabile locale del Partito democratico è svolazzata per altri lidi sollevando annose questioni, non risolte nel passato, non risolvibili sic et simpliciter.
Chi si propone sulla scena politica, in questo caso si ripropone, vuole dare un senso al suo impegno. Questa ricerca di senso in politica è spesso annunciato in termini di novità , di rottura totale o parziale con il passato ( soprattutto quello degli altri...).Credo che bisogna dare tempo e fiducia a persone di buona volontà che intendono spendersi nel bene in vista di un rinnovo amministrativo, quale sarà tra qualche mese a Marineo.
Piuttosto credo sia importante , per valutare la caratura di questo impegno, non solo quello del partito democratico ma anche di altri schieramenti politici, non fermarsi ai programmi annunciati ma al metodo seguito per la formazione di questi programmi.
Sono fermamente convinto che in democrazia le forme e il loro rispetto, sono la sostanza della democrazia stessa.
Cosa e come hanno intenzione di fare è l'altro nodo cruciale sul quale misurare la credibilità di uomini che si dicono impegnati in questo progetto in vista del rinnovo amministrativo.
Vi sono temi concreti importanti sui quali è necessario misurarsi ( finanza locale, politica dei servizi alla persona, politiche giovanili, gestione del territorio, gestione dei servizi a rete come acqua e raccolta rifiuti in fase avanzata di privatizzazione che addensano nere nubi sui costi per i contribuenti...) e sui quali è imprescindibile che i cittadini sappiano in anticipo il pensiero e le strategie di intervento di quanti aspirano a dare il loro contributo proponendosi come gruppo dirigente del nostro Comune.

Mi riesce più strano il ragionamento portato avanti da altri post che allargano il discorso su supposte incompatibilità tra essere cattolico ed essere di sinistra o comunista, sebbene le ultime due cose non sempre coincidono.
Il giudizio su essere di destra e di sinistra non si può misurare in termini ideologici almeno nei termini in cui dai post questo viene sotteso. Sul piano delle scelte dell’impegno personale non si può neanche decidere sulla base del carisma dei leader, ai quali peraltro sono facilmente imputabili tutto il bene e tutto il male possibile a seconda del punto di vista.
Sebbene la secolarizzazione di religioni e il crollo delle ideologie ha sfumato e sfrondato di molto il temine destra e sinistra nella accezione classica, credo che ancora si possa definire di destra una politica che di fatto privilegia i gruppi di potere forti accentuando di fatto la differenza tra le classi sociali, mentre la politica di sinistra mira a ridurre le differenze sociali a vantaggio delle fasce più deboli. (Peraltro verso, va notato, vi sono storicamente documentate politiche di destra populiste e di sinistra che privilegiano ristretti gruppi di potere).
In tutto questo invocare connotazioni cattoliche quali fattori dirimenti per una scelta politica obbligata mi pare eccessivo.
Se la politica è l'arte del possibile, derivante dalla sinergia di diverse persone con diverso orientamento, che porta a mediare le scelte per gli interventi nella vita sociale, certamente l'impegno cristiano quotidiano si misura su altri criteri , meno mediati e più personali. Su questo se abbiamo le idee confuse basta rileggersi quanto il Vangelo ci dice e rifletterci un pò sopra per tovare l’orientamento e il senso personale dell’impegno. Da che parte poi stesse Gesu Cristo tutti lo capiscono, non molti sono disponibili ad annunciarlo chiaramente.

Nino Scarpulla

Anonimo ha detto...

LUIGI X NINO SCARPULLA.
scusami un attimo, intanto gradirei sapere in quali posti la politica di sinistra è stata a favore delle classi piu' deboli. sicuramente non parli di marineo, ridente paesello in cui la sx non politica rappresentata proprio da associazioni sindacali con sigle famose in realta' è una piccola impresa che consente lauti guadagni a scapito dei poveri malcapitati che vi lavorano. e certamente non ti riferisci alla sinistra ideologica e fondamentalista (comunista) che nel mondo ha generalmente fatto sfraceli. cio' che significa essere di sinistra oggi è spesso essere infilati in un sistema clientelare e assistenziale che mai ci portera' al decollo. il concetto che hai della destra lo trovo abbastanza lontano dal mio pensiero, seppure non appartengo alla destra estrema, ma essendo "di parte" mi limito solamente a dire che l'arricchimento dei pochi a scapito dei molti non ha caratterizzati mai la politica di destra. non in italia. poi se vuoi ne parliamo caso per caso. riguardo a gesu' cristo te lo dico io era socialista. o se preferisci comunista. l'unico comunista vissuto su questa terra. ovvero l'unico che sia riuscito (grazie a Dio) a mettere in pratica gli ideali comunisti, che invece come ben sai nella loro applicazione hanno prodotto morte e distruzione come nessuna altra ideologia nel mondo. riguardo al conflitto tra fede e politica non nasce dalla necessita' di trovare un compromesso, ma di capire QUALE compromesso. e se guardiamo come noi cittadini ci siamo disaffezionati alla politica, a tutti i livelli, e alla penosa opinione che abbiamo della stessa, che invece dovrebbe essere un arte nobile, ti renderai conto da solo che il compromesso che la politica ci ha proposto certamente non è stato il migliore. ha scontentato tutti. e allora ben venga il cambiamento, ma quello vero. quello di chi domani sara' in piazza a chiederci di rappresentarci. e speriamo che al di la delle ideologie, che spero si possano consegnare alla storia, si presentino uomini e donne CAPACI, ONESTI e GRINTOSI. vogliamo gente del fare. Marineo ha ancora spazi di sviluppo. chiunque proponga programmi atte a promuoverlo in ogni direzione avra' il mio voto. Nino Di Sclafani credo possa amministrare bene la cosa pubblica ma a quanto ho capito non ne ha intenzione. anzi colgo l'occasione per chiedergli qui se ci puo' spiegare definitivamente se si candida o no e le ragioni della sua scelta, ammesso che egli le voglia condividere con noi. grazie.

Anonimo ha detto...

Mi viene da dire, senza alcuna polemica, che la blasfemia in luogo di discussioni, create ad hoc per scrivere tanto (parlare tanto) e dire poco (quagliare poco), è indice di scarso rispetto verso l'unicità della condizione umana benché essa si vada annichilendo a mera diversità fisica rispetto al mondo animale.
Se non ho frainteso, il bisogno di dare una risposta alla domanda “il cattolico può scendere (si tratta proprio di calarsi in un teatro di livello inferiore della manifestazione del pensiero) in politica operando da cristiano?” è quello che è emerso dai commenti.
Ebbene, nel senso proprio del termine(cattolico), a mio avviso non solo non potrebbe prestarsi alla politica attuale ma neanche usurparne il buon nome da semplice dimorante in una terra dove oramai, oltre all'assistere assuefatti alla nascita di condizioni innaturali, l'archetipo di tale condizione (di cattolico) ha subito una auto palingenesi tenendo alla larga DIO stesso dal ruolo di modellatore e purificatore supremo.
Insomma in soldoni significa, che l'uomo contemporaneo, salvo qualche eccezione, non può assurgere a risolutore delle proprie nefandezze contravvenendo agli insegnamenti cristiani (palesemente) sebbene indossi, in alcune mansioni, l'abito talare di purpurea magnificenza, per dissetare l'arsura di valori.
Il mero cristiano non esiste, se non nel libro dei libri, come fonte di emulazione sempre dissimulata da tutti, me compreso, purtroppo!
Per cui la domanda “il cattolico(il religioso) può fare politica pregna di valori (religiosi)nell'attuale contesto storico-contingente,ora a desta(-centro),ora a sinistra(-centro) e ora a centro?” non si pone poiché si è estinto ,se mai sia esistito tra gli uomini comuni.

Lo zio franco (Mario P.)

Anonimo ha detto...

Gesù Cristo secondo me era di sinistra, perchè la sinistra ancora non era nata. poi passo' a destra perchè il nazismo non c'era ancora. poi passò al centro perchè non c'era ancora la dc. allora andò in vaticano perchè ancora non c'era il Papa. poi sedette alla destra del padre e decise che non si sarebbe mai piu' occupato di politica. Oggi vota pdl perchè ha capito che Veltroni sta con i cattolici ma anche coi radicali, candida gli operai ma anche i padroni, è garantista ma sta anche con Di Pietro. allora secondo me ha deciso di votare Berlusconi che sicuramente non è migliore di altri ma odora di santità....

scusate se mi sono concessa questa piccola libertà... ciao a tutti.
grazia.

Anonimo ha detto...

E se quello di Veltroni fosse invece ecumenismo? Se l'unto n. 2 - sembra il nome di un profumo.. - pensasse di portare ad Assisi tutta la sua ciurma come fece Giovanni Paolo II nel lontano - aihmé lontanissimo - 1986? Non mi stupirebbe affatto se in uno dei suoi prossimi discorsi, l'umile servo del PD si riferisse a San Francesco..

Anonimo ha detto...

Caro Zio Franco, o Mario P., (dopo quello che hai scritto si potrebbe anche dire chi DIAVOLO sei?), ho letto con molto interesse le tue parole e come direbbe Allen "Dio è morto, Marx è morto e neanch'io mi sento molto bene!"
In realtà penso sia opportuno ricordare che l'idea che tu manifesti in merito alla religione cattolica è quanto mai condivisibile se l'obiettivo è esclusivamente puntato sul Vaticano o sulla CEI. Ma la grandezza della ecclesia pensata da Gesù quando ha chiamato a se gli apostoli e gli ha affidato di perpetuare il memoriale del suo insegnamento non necesseriamente si deve associare a rugosi vecchietti in "abito talare di purpurea magnificenza". Ringraziando Dio di Chiese ce ne sono tante e la storia recente del cristianesimo ha fatto emergere figure sfavillanti di adesione piena e coerente al messaggio evangelico (Giovanni XXIII, Don Milani, E. Balducci, Claudio Boff, Ellecuria, H. Kung, G. Gutierrez, Abbè Pierre, Card. Martini Etc fino a giungere all'ambito politico con Dossetti, La Pira e via discorrendo).
Che l'uomo del terzo millennio possa fare a meno come metro di valore della religione è sicuramente condivisibile in considerazione di certa ortodossia auto-distruttiva. Ma il punto non è questo, ciò che si continua a trascurare è il concetto chiave: LA FEDE (che non coincide quasi mai con la Religione). Avere incontrato Cristo nella propria esistenza, averlo avuto al proprio fianco nella gioia e nella sofferenza ti spinge alle estreme conseguenze e per dirla con Dostoevskij "anche se qualcuno mi dimostrasse che Cristo è fuori della Verità e se fosse effettivamente vero che la verità non è in Cristo, ebbene io preferirei restare con Cristo piuttosto che con la Verità"
Non sarà un ragionamento illuminista, ne sono cosciente, e la razionalità che trasuda il tuo commento probabilmente mi condanna come mente ottenebrata o plagiata, ci sono abituato e chiudo proprio con lo zio Fedor "Quali terribili sofferenze mi è costata, e mi costa tuttora, questa sete di credere, che tanto più fortemente si fa sentire nella mia anima quanto più forti mi appaiono gli argomenti contrari"

nino di sclafani

PS: Luigi si è forse perso qualche passaggio. Tranquillo non sarò candidato sindaco. In quanto al COnsiglio dipende da ciò che Nuova Marineo sarà in grado di esprimere nei prossimi mesi. Puoi rassicurare i tuoi!!!

Anonimo ha detto...

quindi secondo la locandina del cristo socialista, craxi ando' all'inferno ?
La metterei sulla sua tomba!
ih ih...

Anonimo ha detto...

Dimenticavo.. Che belli i manifesti elettorali vintage! Chissà che nn tornino di moda..

Giuseppe.

Anonimo ha detto...

Forse il discorsocui ho fatto riferimento, apparirebbe più chiaro se , nell'applicare le nostre categorie di pensiero e di giudizio, piuttosto che osservare la sola reltà locale allargassimo l'orizzonte su le politiche nazionali e ancor di più , in piena globalizzazione, alla politica planetaria. Gli schemi, in realtà, si infrangono di fronte alla fondamentale frattura tra nord e sud del mondo, tra paesi sviluppati e sottosviluppati, piuttosto che fra destra e sinistra. Ma questo è un discorso più complesso che merita maggiore approfondimento.
Personalemente sono partito dalla fondamentale considerazione che in sede locale chiunque vuole spendersi deve confrontarsi con i problemi reali del paese, alcuni dei quali ho segnalato, e sui quali mi piacerebbe che si aprisse un dibattito costruttivo per dare un contributo alla fromazione di un un programma concreto con il quale la politica locale si possa e debba confrontare.

PS
Per quanto sia stato assunto a protettore ora della destra ora della sinistra, Gesu Cristo sfuggirà sempre a qualsiasi etichetta Le uniche certezze che vengono dal suo insegnamento sono : era contro il potere opprimente ( la bestia dell'Apocalisse), prediligeva gli emarginati.
Nino scarpulla

Anonimo ha detto...

Chi diavolo sono?
Bella domanda!
Le rispondo così: “uno meno diavolo dei tanti pseudo-angeli che sanno di dissimulare la reale indole ambigua che li contraddistingue ma che si crogiolano di ciò per l'incapacità di giudizio libero.”
Ovvero uno che pur riconoscendo la propria natura cosmoramica (scusate ,non volevo) non ha una visione evanescente del mondo cristiano tutto: c'è cristiano e cristiano sì, ma il cristiano colla C (maiuscola) e più raro dell'araba fenice e da 2000 anni a questa parte, nonostante sia evocato un giorno sì e l'altro pure, non è emerso dalle ceneri ahinoi, e ne avremmo di vitale bisogno.
Lo immagino così quel giorno.(la venuta di nostro Signore)
Gente accalcata da un lato, pochi da un altro, il figlio di DIO al centro che punta l'indice del giudizio sui più accusandoli di millantare la sua parola: A voi che vi siete presi giuoco, coll'inganno degli inganni “vantare la mia parola”, di chi v'ha creduto in buona fede commino la pena ad infinitum alla convivenza coi politici falsi (quasi tutti meno nessuno) nel girone delle ecoballe di Napoli all'inferno appositamente arredato per l'occasione...

...vero! Si scherza con i fanti, lasciando in pace i santi.
Ma d'altronde è quello che c'aspetta, ci piaccia o no...

P.s.: Si badi bene, io non mi riferisco a nessuno in particolare solo a tutti in particolare :)
P.p.s.: E' qualunquismo? Sarà! Ma ancora nessuno ma dimostrato il contrario e non chiedo chissà quali metodologie dialettiche esiziali a quanto detto ma farmi conoscere un vero cristiano che osserva tutte le regole del vangelo: qualora ci fosse presentatemelo ed io divento suo discepolo a vita.
Lo zio f.(mario)

Anonimo ha detto...

Scusi sig. Di Sclafani ho qualcos'altro da aggiungere, per precisare che darmi dell'illuminato asettico alla fede è una miopia, per non dire altro:
Pensi che alla ragione antepongo la fede “ut intelligas e intellige ut credas (credi per capire e capisci per credere)”.
E pensi, anche, che faccio mie le affermazioni dei santi AGOSTINO D'IPPONIA e TOMMASO D'AQUINO:
L'uno dice: “Per filosofare è indispensabile credere e, allo stesso tempo, per avere fede l'uomo necessita dell'esercizio dell'intelletto.”
L'altro invece dice: “la ricerca filosofica è a supporto della fede, ma allo stesso tempo è autonoma, e quando entra in contrasto con essa significa che in qualche punto della propria dimostrazione si sta errando, per questo la fede, in Tommaso, è "norma" della Ragione.”

Quindi colorarmi coi colori delle tenebri non me lo sarei aspettato da uno come lei.
Chiudiamola qua, e sposiamo l'appello del signor Nino Scarpulla, ed invitiamo il sig. Nuccio ad aprire un thread sui bisogni terreni del comune, bisogni che attendono di fare la loro comparsa nei programmi dei politici locali colle relative soluzioni.

P.s.: Che pease di attaccabrighe... che siamo...

Lo zio franco (mario)

Anonimo ha detto...

sono luigi e vorrei sapere perchè non è stato pubblicato il post con la mia risposta alla frase di nino di sclafani "rassicura i tuoi" . caro blogger se pubblichi l'attacco correttezza vuole che pubblichi pure la replica. almeno che.....

Anonimo ha detto...

scusa Nuccio! ma gli anonimi offensivi nn dovevi boicottarli?
o x te offende chi nn ha le tue stesse idee?
Giovanni

Nuccio Benanti ha detto...

Caro Luigi, se non ho capito male, non ti piace vedere il tuo nome scritto su Internet, però hai la capacità (o la presunzione) di tracciare (e pubblicare) il profilo antropologico di chi firma i suoi interventi?

Ti piace la (mia) correttezza? Inizia tu a dar(mi) il buon esempio...

Anonimo ha detto...

Caro Zio Franco le tua dotte citazioni mi lasciano indifferente, infatti non credo che la teologia abbia fatto un buon servizio alla Fede. L'errore di fondo dei Padri della Chiesa è stato quello di voler ingabbiare dentro categorie della ragione umana ciò che umano non è.
Per chiarirti il concetto ti faccio un regalo. Troverai di seguito un estratto da un saggio che pubblicherò nei prossimi mesi, che semplifica il mio pensiero sui rapporti tra fede e ragione:
"Non sono un teologo.
Probabilmente non conosco neanche l’esatto significato della parola teologia.
Per molti essa indica un tentativo, sugli ardui sentieri della conoscenza, per una migliore “intelligenza della Fede”. Per altri il significato squisitamente letterale assume un fascino ancor più sfidante: oggetto del logos è per questi, indiscutibilmente, quel Theos, ridotto a cavia da laboratorio, su cui i professionisti del pensiero umano, mestieranti delle parole, scavano, scarnificano, sezionano con gli strumenti della ragione il Primo Fattore.
Da millenni uomini, solo uomini, hanno interpretato il concetto di Dio. Hanno svelato la sua volontà, i suoi pensieri, i suoi progetti per la creatura prediletta. E il ragionamento si è arricchito di postulati, classificazioni, corollari. Si è cercato di racchiudere l’essenza del Creatore in una serie di elenchi puntati con ornato capoverso. Si intenda, non mi riferisco certo all’esercizio catechistico che andava in scena nella penombra degli oratori o nella frescura delle sagrestie, alla stregua di quanto oggi accade ancora nelle scuole coraniche. Penso piuttosto ai seminari ed alle facoltà teologiche, alle università medievali, ai conventi ed alle abbazie, ai vescovadi ed ai palazzi apostolici.
Uomini, solo uomini, milioni di uomini. Notti insonni nel freddo dei rigidi inverni o nella calura degli assolati meriggi d’estate, tutti a sforzarsi, a spremere le loro meningi cercando di capire e descrivere Dio ai loro simili. A quella informe ed infinita massa di poveri in spirito che necessitavano di intermediari per comprendere il perché della loro misera vita, delle sopraffazioni, delle violenze perpetrate contro di loro. Era indispensabile conoscere quanta parte di paradiso venisse loro serbata come remunerazione di tante tribolazioni. Per fortuna i teologi, oltre alla filosofia, non hanno mai trascurato la matematica, essi furono anche in quel frangente pronti a fornire dettagliate equazioni.
A dire il vero, circa duemila anni orsono, ci fu un uomo che ebbe l’intuizione giusta per rappresentare Dio agli uomini. Parlo, evidentemente, di Gesù Cristo. Obietteranno in molti che essendo Egli stesso Figlio di Dio possiamo considerarlo fuori gioco. In realtà penso che per molti sia ancora assai evanescente la funzione teologica dell’Incarnazione.
Il Maestro attraversò con i suoi discepoli le strade della Galilea e della Giudea, solo per pochi anni. Del breve transito terrestre del Dio Incarnato ci rimangono delle cronache abbastanza esaustive e dettagliate: i Vangeli. Usando una lingua antica, attraverso parabole e metafore o citando i Profeti, il Cristo, senza bisogno di intermediari, spiega in maniera chiara agli uomini chi sia il Padre e cosa di preciso chieda agli uomini. E’ come se mentre siamo alle prese con un meccanismo assai complesso, ricco di pulsanti, manopole, manometri, molto al di là della nostra comprensione, improvvisamente, dal fondo oscuro di una scatola di cartone venga fuori un manuale d’istruzione.
Forse giudicherete banale, infantile, la mia trovata, ma credo proprio che il Padre per il tramite del Figlio ci abbia fornito un dettagliato e completo manuale d’istruzione per comprendere il suo disegno, il suo sogno chiamato: uomo.
Ogni manuale d’istruzione si compone di due sezioni. La prima, in maniera semplice chiara ed immediata ci spiega l’uso dell’apparecchiatura che abbiamo acquistato. In poche parole come farla funzionare. Segue poi una seconda sezione, più dettagliata, per chi voglia sperimentare le opzioni più complesse e raffinate che l’ingranaggio permette. Inutile dire che se non si è compresa la prima parte facendo propri i comandi elementari della macchina, sarà inutile cimentarsi nelle procedure più complesse.
Ebbene penso che i Vangeli, rappresentazione tangibile della vita del Cristo e del senso della sua presenza tra gli uomini, somiglino molto al nostro manuale di istruzione.
Il guaio imperdonabile sta nel fatto che in duemila anni di cristianesimo e, in particolare, di teologia cristiana, ci si sia curati solo della seconda parte di questo manuale tralasciando colpevolmente la prima, quella fondamentale esaustiva e propedeutica alla comprensione del progetto di Dio.
Il contenuto teologico fondamentale dei Vangeli si può sintetizzare in una paginetta. Pochi semplici comandamenti per adempiere totalmente alla volontà di Dio. Solo dopo avere sposato con la nostra vita la Buona Novella saremo pronti per affrontare i contenuti più profondi, meno intelligibili, quelli che ancor oggi la Chiesa definisce Misteri della Fede.
Ma la natura umana, si sa, è poco attratta dalle cose semplici. Ben altra è la sfida intellettuale offerta da quei Misteri. Altro che sintesi di una paginetta. Venti secoli di fiumi di inchiostro. Rotoli, pergamene, codici e poi libri a stampa, ed ancora cdrom ed internet. Tutto per indagare quei Misteri del tutto dimentichi di quei precetti semplici e diretti che non necessitavano di alcuna spiegazione e che, se pur lampanti come la luce del sole, sono rimasti inapplicati."

Questo è il mio pensiero.
A questo punto però penso che sia il caso che carne sul fuoco ce ne sia tanta. Caro Nuccio perchè non organizziamo un pic-nic che veda la presenza di tutti i blogger che hanno animato con le loro discussioni "Piazza Marineo?". A volte a guardarsi in faccia ci si capisce molto meglio.

nino di sclafani

Anonimo ha detto...

il profilo antropologico di chi firma i suoi interventi non è insindacabile. e un buon blogger deve pure avere un po di coerenza. o i post anonimi non li pubblichi MAI o li pubblichi sempre. delle due una. sembra che veltroni abbia contagiato tutti. li pubblichi MA ANCHE non li pubblichi a seconda se li scrivono tuoi accoliti o no. e' abominevole pretendere in un blog, che forse non ti è noto ma è visibile in tutto il mondo, che chi esprime una opinione debba darti pure l'indirizzo di casa. io l'esempio te l'ho dato ma tu non lo hai recepito. quanto alla tua correttezza..... non voglio fare dichiarazioni sul tuo profilo antropologico. io sono stato sempre coerente. tu no. d'altra parte il signor di scalfani che aveva attaccato l'anonimo (ma non troppo) luigi, non si era posto il problema che potesse anche beccarsi la risposta. dopo di che sei liberissimo di censurare la mia opinione. sei pure liberissimo di non pubblicare questo post. ma scartare la risposta dopo aver pubblicato la provocazione è , come dire, ANTROPOLOGICAMENTE SCORRETTO. mi era parso strano aver trovato un blog libero. e in effetti era solo una succursale del cremlino. ah, vorrei pure tranquillizzare il Signor Di Sclafani che firmando cio' che scrive puo' dire tutto cio' che vuole tanto poi ci pensa il censore a proteggerla dalle risposte che merita. e al censore dico: questo blog non rappresenta altri che se stesso e quei quattro (proprio 4) FIRMATARI.il principio è quello correttamente espresso da Pernice: si lu scrivinu e si lu legginu. per cui esco immediatamente, luigi.

Nuccio Benanti ha detto...

Come vedi, nonostante la censura, anche tu hai avuto la possibilità di "venire fuori al naturale". Buona ricerca di blog liberi...

Anonimo ha detto...

Se procediamo di questo passo, rincorrendo il primato sull'altrui assioma, faremo la fine di “ Piro ”: vincere la battaglia ora l'uno ora l'altro però perdendo la guerra, ambedue, contro il nemico comune “ la povertà spirituale imperante “. Quindi, in ossequio al “ buonsenso cristiano “ mi ritraggo, io per primo, poiché, come lei in modo prolisso a detto, la semplicità è la virtù dei veri illuminati da Dio.
Ed io lo sono, eccome!.Pensi che la proposizione più corta e significante tra tutte quelle assurse a principi “ tutto è vanità “ io l'applico nel quotidiano.

P.s.: Sicuro che lei non è un teologo? Non riesco proprio a non definirlo didascalico.
( senza polemica...ma quelle dotte-come lei le ha definite-citazioni se enucleate ed intese col senso espurgato di preconcettismo, con cui le ha, invece, liquidate, sarebbero la salvezza dalla empietà dei tempi nostri e da, non meno, dannosi uomini che con la velleitaria sufficienza vorrebbero insegnare ...)

Un pic-nic? perchè no.
...niente vino però, sono astemio.

La saluto ; Uncle frank (Mario)L.Z.F.

Anonimo ha detto...

FERMI TUTTI!!!
Contrariamente a quanto voi possiate credere, negli ultimi giorni sono stato talmente preso dall'affascinante discorso sviluppato con lo zio Franco da temere di aver mal compreso quello che è accaduto.
Mi spiace leggere il risentito intervento di Luigi ma, salvo sviste, non credo di averlo "attaccato" o "ingiuriato".
Se poi si riferisce a quel "rassicura pure i tuoi" era solo un simpatico amo con un'allettante esca per capire con chi stavo parlando, anche se, lo ammetto, ancora brancolo nel buio sulla vera identità di tutti i blogger anonimi che postano su Piazza MArineo.

nino di sclafani