lunedì 19 gennaio 2009

Satana in azione alla Serra. L’attacco del male al mondo contemporaneo


Ieri, come ogni domenica, padre Francesco è salito con alcuni fedeli sulla Serra di Marineo per celebrare la messa domenicale. Ma questa volta, di fronte ai fedeli si è presentato uno scenario inquietante. I faretti che illuminano la chiesa erano stati distrutti con una valanga di sassate. Il vetro era disseminato lungo il viale, assieme ai cocci dei vasi rotti e ai resti delle piante estirpate dall’aiuola in cemento.
Di fronte a quella visione, apocalittica, il sacerdote ha esclamato: «E' stato un attacco del diavolo. Gli autori devono pentirsi!» Poi, nel corso dell'omelia, è tornato a parlare del diavolo e del male che compie contro la cristianità (per inciso, ricordo che la notte di Natale a Marineo era stata forzata la porta della chiesa del SS. Sacramento).
Dopo le parole di padre Francesco, non meno pesanti delle pietre che hanno lapidato i faretti, vi invito a rispondere ad una domanda. Secondo voi, a compiere gli atti vandalici contro la chiesa della Madonna di Guadalupe di Marineo è stato un gruppo di ragazzini "vastasi" o è stato Satana in persona?
Se la mia domanda vi sembra troppo ingenua, vi invito anche a leggere una dichiarazione rilasciata, proprio ieri, da un autorevole sacerdote che tutti conosciamo: padre Livio Fanzaga. Il direttore di Radio Maria ha detto a Panorama: «oggi è in corso un attacco di Satana all’umanità», annunciando l’uscita del suo ultimo libro: "L’ora di Satana. L’attacco del male al mondo contemporaneo", Edizioni Piemme, in libreria dal prossimo 20 gennaio.
lunedì 19 gennaio 2008

14 commenti:

Anonimo ha detto...

E' veramente vergognoso, sicuramente ci sono persone che si meriterebbero la testa schiacciata come il serpente nella bibbia, per rimanere in tema. Rispondere alla tua domanda non è affatto semplice, ma è facile affermare che non si puo' contin uare a tollerare questi atti vandalici( vasi divelti e rovesciati al corso dei mille, porte di chiese forzate, altre porte bruciate ecc...) ma dove stiamo andando. E' possibile che in un piccolo centro come il nostro non si possono identificare i colpevoli? Che schifo, che vergogna...

Anonimo ha detto...

la respondabilità non va cercata nel campo religioso, ma in quello politico. i giovani non hanno strutture dove formarsi e crescere con valori sani. dare la colpa al diavolo significa non volere guardare in faccia la realtà. ke cosa dicono in per esempio i politici locali?? niente, sono assenti sia nella piazza reale ke in quella virtuale!!

Anonimo ha detto...

Ci avete mai pensato, o avete mai saputo che a Marineo ci sono dei gruppi di giovani, anche giovanissimi, che fanno parte di sette sataniche? bè è proprio così...purtroppo la più grande ingegnosità del demonio, perchè ricordiamolo è molto astuto, è quella di far credere all'uomo che non esiste...ma esiste e come...e subdolamente si infila nel cuore della gente, spesso giovani, non con gesti eclatanti ma anche semplicemente provocando in tali giovani sentimenti quali: rabbia, invidia, disonestà, voglia di rischiare...eccc. Purtroppo un grande problema che affligge la nostra cittadina non è solo che mancano le strutture, scusate se parlo dal punto di vista religioso ma devo: faccio la catechista e durante la mia esperienza mi sono accorta di quanto le generazioni siano cambiate anche solo rispetto a 5 anni fà...i ragazzini vengono al catechismo solo perchè altrimenti non ricevono i sacramenti (quindi qua c'è anche un'ignoranza che parte dalle famiglie) e una volta ricevuta la prima comunione abbandonano la Chiesa per interessarsi a altro ed è qui che entra in gioco il fattore "assenza di locali". Andare a catechismo è un percorso formativo non solo dal punto di vista della religione ma anche della moralità! Quindi per questo premo con le famiglie dei bambini che seguo al catechismo di seguire i loro figli, di interessarsi anche a ciò che fanno la domenica a messa e durante le ore di catechismo che vi assicuro non sono più quelle di una volta. A parte la Chiesa ripeto è anche un dovere delle famiglie formare moralmente i propri figli! e ripeto moralmente! Insegnando il buon senso, l'amore per la vita, usando ancora quando ci vuole le "sante legnate" di una volta! Voglio invitare tutti i papà e le mamme ogni terza domenica del mese in Chiesa...dove si tengono degli incontri con P.Massimiliano Purpura davvero molto interessanti nei quali ognuno potrà rivolgere i propri dubbi e le proprie idee e perchè no le proprie preoccupazioni sui propri figli...è un'occasione unica per i genitori dei nostri ragazzi, per i genitori dei giovani di Marineo...vi prego di venire in tanti...scusate ancora...

Anonimo ha detto...

Educatori, psicologisti ed altri esperti vorranno studiare il fenomeno che si e' venuto a creare a Marineo. Ma da semplice uomo di strada sono dell'opinione che il buon esempio comincia in seno la famiglia. Sono finiti i tempi in cui si aveva timore dei genitori e si cercava di mantenere l'ottima reputazione del buon nome. Troppe sono le distrazioni, i genitori hanno tempo per altre cose, la cena in famiglia e' consumata davanti alla TV e manca quindi il dialogo ed il rapporto fra i membri della famiglia. I valori sociali e cristiani vengono sacrificati, perche' ci sono altre necessita' materiali da colmare...
Conosciamo bene le cause; ma qual'e' il rimedio? Purtroppo gli eroi moderni non offrono soluzioni.
A mio avviso, quando uno di questi giovani da avviso alla societa' con il suo comportamento da vandalo incosciente e' necessario che venga applicata una severa punizione che serva anche come messaggio ed esempio per gli altri malintenzionati. Purtroppo, conosciamo il paese, scoprire i colpevoli non dovrebbe essere problema da Sherlock Holmes. Ma tante volte queste cose vanno a finire con: "lassali iri sunnu picciotti" seguite da tarallucci e vino.

Anonimo ha detto...

Certo che è il diavolo,legendo i messagi della MADONNA ogni 25 del mese corrente, di medjugorie che comunica radio maria. Invito piazza Marineo a publicarli,si legge che il diavolo si sciolto dalle catene.
ascoltate i commenti di su i messaggi di PADRE LIVIO FANZAGA.

Mariella F.

Anonimo ha detto...

PREMESSA: Caro Nuccio per prima cosa sarebbe opportuno ridimensionare l'autorevolezza di padre Livio che più volte è stato richiamato dal suo vescovo ad atteggiamenti meno integralisti o oscurantisti(soprattutto in tema di demonio).

Manco a farlo apposta questo post e quello successivo sono da spunto proprio per tracciare una lettura, personale s'intende, delle vicende che stanno in questi giorni turbando la quiete del nostro paese e che hanno come oggetto numerosi atti di vandalismo.
Se un coppia di fidanzati decidesse di trascorrere qualche ora di intimità sulla Sera in prossimità della cappella di Guadalupe, potete giurarci, che già l'indomani mattina tutto il paese sarebbe informato nei più piccoli particolari!!! Degli ignoti e rumorosi attentatori invece nessuno sa nulla, nessuno ha visto nulla.
Se un inquieta casalinga avesse allacciato qualche furtiva liason con un focoso amante, nel giro di pochi minuti il cornuto di turno avrebbe ricevuto dettagliato avviso di avvenuta germogliazione legnosa in fronte. Ma se nelle sere di Natale con un popolo che gira in paese tra cenoni e giocate a carte un manipolo di balordi forza la porta del Santissimo e rubacchia qualche regalo e le offerte nessuno nota nessuno vede alcunchè.
Se poi altri arditi per ben tre volte di sabato sera si divertono a svuotare e rovesciare con fragore i vasi di recente ripiantati di gerani o stelle di natale con passione ed amore dagli anziani dell'Auser nessuno nota niente o gira lo sguardo altrove.
Però si scrive che in fondo è colpa degli amministratori che magari potrebbero a turno dormire all'addiaccio sulle panchine del corso dei Mille o sulla ventosa Serra per sorprendere e magari arrestare loro stessi i vandali di turno.
Fa bene Rosario Giuè a parlare di religione civile come vocazione totalmente assente dalle nostre coscienze di siciliani.
La questione è banale come afferma lo stesso Vito Mancuso, che Rosario cita, quello che manca al nostro popolo e la consapevolezza che "il singolo si comporta onestamente verso la società perché sente che essa è più importante di lui". Noi anteponiamo sempre il nostro interesse, il nostro tornaconto o, come nel nostro caso, la nostra tranquillità, a quel bene comune di cui conosciamo poco o nulla. Nell'intravedere un atto di vandalismo preferiamo girare lo sguardo altrove, evitiamo le rogne, l'omertà trionfa anche nel piccolo. Così è facile inventarsi il vero nemico: Satana, che soggioga le menti dei nostri adolescenti e gli suggerisce di rompere qui, spaccare lì, sradicare più avanti. Tutto pur di fuggire le nostre responsabilità di cittadini e, soprattutto, di genitori "su divani abbandonati con telecomandi in mano" mentre i nostri pargoletti adolescenti se ne stanno in giro sino alle due di notte a fare esperienza di vita.
Nonostante il mio pessimismo sull'argomento tengo a precisare che ho voluto inserire la problematica del vandalismo all'oggetto della commissione consiliere che presiedo, ne ho fatto oggetto più volte di comunicazioni in Consiglio Comunale, e, grazie alla programmazione dell'esecutivo, a breve avremo un buon numero di telecamere che vigileranno sulle principali strade del paese, almeno quelle non si gireranno da un'altra parte alla vista di un misfatto. Si sappia altresì che se si dovessero individuare i maldestri agitatori delle notti marinesi chiederò al consiglio di costituirsi parte civile in giudizio e i distratti genitori saranno chiamati a risarcire tutti i danni.

nino di sclafani

Anonimo ha detto...

sarebbe oppurtuno ke anke gli altri blog marinesi..(magari il provocopuscolo) parlano di questi atti "vandalaci"...nn xkè penso ke parlarne solo nel tuo la cosa nn sia divulgata...ma xkè anke i giovanissimi vengono accontatto con ciò ke succede a marineo..magari gli stessi ke hanno compiuto questi atti...magari un giovane marinesee si connette di più con loro....cmq mi piacerebbe ke la discussione sia aperta anke in altri blog...

nn è normale ke vengono compiuti atti di questo genere in un paese piccolo come il nostro...i genitori dovremmero stare attenti a quello ke fanno i figli...le attività sociali a marineo ci sono..magari nn sono più il calcetto o la pallavolo(ke continuano ad esserci)ma c'è ne sono degli altri...la musica(la fondazione)...il teatro(il battello ebbro)il sociale(tagout, avis, marineo solidale) e i vari gruppi ecclesiastici e nn...insomma ragazzi nn esiste solo sport...ke aiuta molto questo è vero sia nel socializzare ke nel crescere..io sono maggiorenne, sono cresciuta facendo sport ma adesso ke nn ne faccio più nn mi metto ad estirpare piante, ne tanto meno a tirare sassi, ne a rubare!!!!

Nuccio Benanti ha detto...

PREMESSA:
Condivido la tua riflessione sulla questione "vandalismo". Gli amministratori non hanno il compito di presidiare il paese, perché a questo ci devono pensare le forze dell'ordine.

L'AUTOREVOLEZZA DEL VESCOVO
Città del Vaticano. Ma questa radio parla troppo del diavolo e della Madonna! E' una critica singolare, specialmente se rivolta da un vescovo a un'emittente cattolica che, fra l'altro, si chiama proprio Radio Maria, ed e' diffusa oltre che a tappeto in Italia, in tutto il mondo, con una trentina di emittenti «sorelle» in lingua locale. La polemica l'ha scatenata il vescovo di Vittorio Veneto, in quello che una volta era il cattolicissimo Veneto bianco. Monsignor Giuseppe Zenti ha scritto una dura lettera (che pero' non risulta sia mai giunta) a padre Livio Fanzaga, il creatore di Radio Maria, e soprattutto l'ha pubblicata sul settimanale Diocesano «L'Azione», per mettere in rilievo tutti i «nei» che rischiano di «sfregiare il volto di una bella radio». Il primo problema, per il presule, e' il demonio; personaggio, problematico. Monsignor Zenti afferma che in realta' il diavolo c'e'; ma accusa la Radio di dargli troppa importanza, cosi' che agli ascoltatori possano credere che «alla fine il vincitore sia lui» e non Gesu' Cristo, «il Crocifisso Risorto!». Il vescovo consiglia: «non conviene parlare troppo di Satana», e suggerisce: «la nostra pubblicita' conviene riservarla in esclusiva al Vangelo». Sotto tiro soprattutto esorcismi e fatture (don Gabriele Amorth, decano degli esorcisti, ha rubrica fissa); ma secondo il vescovo non si puo' parlare di «un fenomeno di incontrollata espansione, come se in queste persone il demonio si sia scatenato. Lo scatenamento del demonio ha ben altre aree: le guerre, le ingiustizie, gli egoismi, l'induzione alla prostituzione, la pedofilia, la pornografia, la disgregazione della famiglia, le bestemmie conclamate, la cultura dell'indifferenza, dell'ateismo pratico, dell'arrivismo, della sensualita' sfrenata...». E poi, critica il presule, ci sono eccessi di devozione mariana: «fa specie sentir dire che ''per fortuna c'e' Maria, che tiene sorrette le braccia della misericordia di Dio, impedendogli di scatenare la sua ira sull'umanita' peccatrice''. Spero si tratti di una improvvisazione dal senso generico. E' comunque improvvida. Che Maria sia Madre di misericordia non c'e' dubbio. Ma e' Madre di Colui che per natura e' Misericordia, che non ha bisogno di nessun sostegno, interpellanza e supplica per esercitare la sua infinita misericordia». Ma soprattutto al presule non va giu', e lo scrive, lo «schieramento acritico nei confronti dei messaggi e delle apparizioni di Medjugorie, ancora assolutamente sotto tutela del discernimento ecclesiale». Solamente quando ci sara' il nulla osta dell'autorita' ecclesiastica «allora sara' lecito e doveroso anche per Radio Maria farsene interprete e banditrice». Padre Livio Fanzaga, non ha mai ricevuto la lettera, ma ha risposto al vescovo, perche' un vescovo «merita rispetto». «Credo che la polemica riguardi padre Amorth, che ha una rubrica da noi da dieci anni. Ma da noi il problema del demonio viene affrontato in termini rigorosamente teologici, gli ho detto; e padre Amorth e' una persona che ha tre lauree, e una grande esperienza». E il problema Medjugorje? «E' vero - dice padre Fanzaga - che la nostra radio trasmette il 25 di ogni mese il messaggio da Medjugorje, direttamente dalla parrocchia della cittadina. Ma il vescovo non sapeva che a Radio Maria c'e' il divieto di parlare di Medjugorje, fatta eccezione per il sottoscritto, che ne tratta da studioso; per paura che se ne parli in termini impropri, o di critica alla gerarchia. Per fare in modo che questo fenomeno sia vissuto all'interno della Chiesa, su binari di correttezza». E gli eccessi di devozione mariana? «Il vescovo riferisce due frasi, sulla Madonna e sui castighi di Dio, che non sono mai state lette da nessuno dei conduttori. Gli ho scritto: noi rispondiamo di quello che diciamo, non di quello che un ascoltatore puo' dire in un collegamento esterno». E poi nella risposta, padre Fanzaga ha sparato la sua bordata da 90; e cioe' che a Radio Maria trasmettono con rubrica fissa ogni mese «due cardinali, sette vescovi e una quarantina di sacerdoti che insegnano nelle universita' pontificie». In ultimo, il botto decisivo: a maggio Benedetto XVI ha incoraggiato Radio Maria a «proseguire nell'opera di evangelizzazione col mezzo radiofonico». «La nostra e' un'opera di volontariato - conclude padre Fanzaga - e la Chiesa ci e' grata. Abbiamo sei milioni di ascoltatori a settimana , e ogni anno utilizziamo sette milioni di euro per fondare nuove radio, e aiutare quelle dei paesi piu' poveri».

Anonimo ha detto...

bisogna chiedere più controlli alle forze dell'ordine, non solo le telecamere

Salvatore I.

Anonimo ha detto...

"L'astuzia più perfetta del demonio e di far credere al mondo che lui non esiste!"
(Charles Baudelaire)

Anonimo ha detto...

« satana è maestro e inventore d'inganni »
Premessa che dovrebbe (perlomeno), far ragionare chi vede nell'accaduto una semplice ragazzata ad opera d'annoiati pargoletti che sfogano l'iperattività della giovinezza giust'appunto in tal modo.
Certo, pensarla così è molto comodo, soprattutto per chi ha l'onere d' intervenire, poiché trova celermente un viatico alla fame di soluzione ad una problematica esistenziale.
Io, senza voler insegnare a nessuno perché non vivo avulso dal mondo ma ahimè come tutti in un contesto sociale oramai adulterato da verità di comodo di matrice umana, suggerirei di cominciare a vedere i problemi spacchettati del cellofan che li impermeabilizza da un'analisi semplice e cogente: belzebù oramai ha più adepti di quanto si possa immaginare. Ergo, la mano del diavolo in quell'occasione è stata un tutt'uno colle mani degli anonimi rei della nefandezza.
Allora che fare? Semplice: invocare l'aiuto di Dio, poiché è il solo che può sottrarci al maligno.
lzf

Anonimo ha detto...

"Allora che fare? Semplice: invocare l'aiuto di Dio, poiché è il solo che può sottrarci al maligno."
Non vorrei che quanto sopra spinga qualcuno a dire che è "un esercizio semplicistico" della capacità eccelsa dell'uomo di ragionare. No no.
Anzi, tutt'altro. l'aiuto di Dio, nello specifico illuminandoci la via della vera soluzione, ci salva da noi stessi, canne allettate al vento dell'iniquità.
lzf

Anonimo ha detto...

Il demonio agisce in tutti coloro che non amano Dio... Il demonio non si presenta con una targhetta al petto con su scritto "Mister Lucifero"...

Non credo che questi ragazzi siano posseduti dal diavolo, però egli, che agisce in modo sottile, li usa per distruggere le opere di Dio... (del resto questo è il suo mestiere!) e credo che quella cappellina sia senz'altro opera di Dio... Ma cari ragazzi: cosa vi ha fatto di male quella cappellina???

SAPPIATE COMUNQUE CHE DIO VI AMA LO STESSO PERCHE' E' VOSTRO PADRE!!!

Certo, pensare che questi ragazzi siano saliti fin lassù, forse anche di notte, in questi giorni di pioggia, freddo e vento e fare questo atto di evidente sfregio mirato ad un edificio religioso, certo non lo hanno fatto per devozione a Maria... e neanche per una ragazzata, per divertimento o per noia, altrimenti se volevano c'erano tanti "lampioni" o vasi da distruggere anche qui in paese...

Comunque, credo che non sia tanto importante quello che questi ragazzi hanno fatto... ma è triste che il loro cuore sia così lontano da Dio e la loro vita è vuota o meglio piena di disvalori... le piante o i faretti si possono ricomprare ma speriamo soprattutto che questi giovani possano trovare la via della VITA e della GIOIA che è Cristo! Quel Gesù che loro cercano anche se non lo sanno!

Comunque, al di là di questo fatto, inviterei certi "cattolici" che ci tengono a dirsi cristiani ma negano cose elementari come l'agire del diavolo nel mondo, di leggere un libro che si chiama Bibbia più che certi "teologi" sonniferi tipo Mancuso...

Pace e bene a tutti!

Anonimo ha detto...

caro asinello evidentemente erano stanchi dei vasi e dei lampioni e hanno fatto il salto di qualità (visto ke ormai la qualità è sinonimo di delinquenza)