martedì 10 marzo 2009

Casalinghe, pensionati e dipendenti comunali in agitazione (Sindaco calmo)


C’erano soprattutto le casalinghe e i pensionati davanti al municipio per protestare contro il raddoppio della Tarsu deciso dal Sindaco di Marineo. La delegazione è entrata nell’aula consiliare dove era in programma una assemblea sindacale dei dipendenti comunali. E’ successo così che il sindacato Cisl ha dovuto spostare la riunione nell’ascensore, dove tra sali e scendi, sono stati proclamati altri tre giorni di agitazione. Visibilmente agitati, forse perché salivano a piedi, erano anche i cittadini che chiedevano conto e ragione degli aumenti.
«Questa è una situazione che abbiamo ereditato dalla precedente amministrazione – ha detto Ribaudo, tanto per non ripetere sempre la stessa litania –, che incassava le somme pagate dai cittadini e non pagava i creditori. Per questi motivi abbiamo presentato delle denunce, abbiamo anche intrapreso una azione legale nei confronti del Coinres e rispediremo al mittente tutte le fatture che non rispondono al reale costo del servizio reso al nostro Comune. Allo stato attuale delle cose, l’aumento della Tarsu però è inevitabile, perché i cittadini devono pagare per legge almeno il 51 per cento del costo del servizio».
Ora pro nobis.

1 commento:

Anonimo ha detto...

in piena crisi econom-finanziaria
raddoppiare la TARSU è una grossa batosta per le famiglie; se a questo aggiungiamo il progetto che sta portando avanti il presidente del consiglio comunale attraverso una società che si occuperebbe di recuperare altre imposte, i provvedimenti del governo non basterebbero per coprire questi aggravi.
Il bilancio certo non si può tenere dissestato ma il sindaco non può avere la pretesa di recuperare tutto e subito.
Sono convinto che si può nel tempo sistemare il bilancio senza aumentare tasse e imposte.
Il sindaco difensore dei più deboli
ieri, oggi non può buttare la sua storia e le sue battaglie e il suo programma politico nel dimenticatoio.
Se non riesce ad averesoluzioni indolore per le tasche dei cittadini e meglio andarsene a casa o mandare il comune in dissesto finanziario oppure tagliare l'asilo nino o mandare a casa alcuni .
non serve fare assemblee cittadine per convincerli ad ingoiare il rospo.
Rivedete tutto, attendete e possibilmente attingete da altri comuni su come si stanno comportando in questi casi.
DELUSO.
Lo Pinto Giuseppe