giovedì 2 aprile 2009

Caserma dei carabinieri, il consiglio vota all'unanimità il dietrofront


La caserma dei carabinieri non è in vendita, ma non è un pesce d’aprile. E’ solo l’ennesimo granchio preso dal sindaco di Marineo che, nonostante gli sforzi e la buona volontà, rimane per noi un libro chiuso.
Per evitare ulteriori polemiche in paese e per chiarire il pensiero 'reale' del primo cittadino, nella seduta del 1 aprile, il consiglio comunale ha, di fatto, reso inefficace la delibera 13 di giunta, che proponeva il cambio di destinazione d’uso dell’edificio della caserma per fini commerciali e di civile abitazione.
La proposta, presentata a firma del consigliere Vivona, che fa parte della maggioranza, è stata votata all’unanimità dall’intero consiglio comunale (con l'accordo dello stesso Ribaudo) nell'ambito della discussione del programma triennale delle opere pubbliche 2009/2011 (su cui torneremo a parlare successivamente).
In sostanza, l’edificio costruito per ospitare una stazione dell’Arma rimarrà, per volontà dei consiglieri, a disposizione dei militari e non potrà essere venduto per altri usi, vale a dire per abitazioni o negozi.
Come ha giustificato il sindaco la presa del crostaceo nella giornata notoriamente dedicata ai pesci? Ha detto che, in realtà, non era nelle sue intenzioni allontanare i carabinieri da Marineo. E noi ci crediamo. Però, ha detto pure che il cambio di destinazione d'uso dei locali della caserma era solo una 'strategia' per rendere più 'appetibile' una eventuale vendita dell'edificio. Ma appetibile a chi: al Ministero degli Interni o ai cinesi?

7 commenti:

Anonimo ha detto...

il sindaco continua a prendersi cantuneri di pettu!! col tempo ci faremo l'abitudine... in fondo in fondo mancano solo 4 anni alla fine dell'incubo!!

Anonimo ha detto...

Caro Nuccio temo in una tua disattenzione..........il gruppo di minoranza ha votato contario all'emendamento!!!

Nuccio Benanti ha detto...

E' vero, non è stata votata all’unanimità, ma a maggioranza dal consiglio comunale. Perchè il consigliere Spinella Mancuso aveva proposto di fare 15 minuti di sospenzione, in quanto chiedeva alla giunta di revocare la delibera 13, per poi votare all'unanimità. Il sindaco si è rifiutato di revocare la sua delibera e così la minoranza non ha votato più l'emendamento di Vivona.
Mi ero concentrato troppo sul granchio e ne ho preso uno pure io... Grazie al consigliere per la collaborazione.

Anonimo ha detto...

Penso che il Sindaco e la sua maggioranza sono nel più completo "pallone". Sta di fatto che la minoranza si era espressa sulla vendita della caserma negativamente e difatti ha presentato una mozione per la revoca della delibera. Se il Sindaco si è convertito alla vera fede, riconoscendo la bontà della mozione della minoranza, era doveroso che facesse il mea culpa revocando l'atto osceno della delibera n. 13.

Anonimo ha detto...

caro Nuccio, visto ke hai pubblicato post di anonimi ti prego di pubblicare anche il mio, solo due parole: il sindaco ci sta facennu cadiri la facci nterra puru all'amministratura.
grazie
p.s. il condizionale non è d'obbligo

Nuccio Benanti ha detto...

Va bene, lo pubblico. Ma ora dimmi una cosa: tu sei un amministratore o un loro parente? Perchè hai paura di firmare? Se firmi cosa possono farti: ti tagliano la vigna?

Anonimo ha detto...

e la vigna e non solo