lunedì 7 dicembre 2009

Ludoteca di Cefalà Diana, un laboratorio di giochi e intercultura


di Piazza Marineo
CEFALA' DIANA. Una finestra sul mondo si apre per i piccoli fruitori della ludoteca di Cefalà Diana. Un progetto che prova, attraverso racconti e giochi, ad avvicinare i bambini del Centro alle culture di altri Paesi, al fine di far loro conoscere quei luoghi e alcuni tratti caratteristici delle persone che li abitano.
L’iniziativa è della Cooperativa Sociale “Target Out Onlus“ gestore del progetto 328 “Centri Intergenerazionali” del Distretto Socio Sanitario 36. Il laboratorio prevede, come filo rosso, il racconto di due bambini che, alla ricerca di nuovi giochi, scoprono attraverso un libro misterioso realtà mai immaginate, nuovi amici e nuovi giochi.
«Oggi, come da sempre, il modo di giocare è lo specchio della realtà infantile - dice la responsabile del laboratorio Ester Scarpulla - e, più in generale, del modello di relazione con la realtà che una società mette in atto. Conoscere i giochi di un popolo diviene, dunque, uno strumento per osservare da vicino quella realtà geografica e sociale». «La scelta dei giochi e, di conseguenza dei Paesi, è stata determinata da un criterio oggettivo quale la priorità alle aree geografiche da cui principalmente provengono i flussi migratori, cioè quelle realtà socio-culturali con le quali è più facile che i bambini vengano in contatto. Si è, perciò, scelto di focalizzare l'attenzione sui paesi dell'Africa occidentale, sul mondo arabo, sulla zona dei Balcani e sull'oriente (Cina e India)», spiega il presidente della Cooperativa Salvatore Sclafani. Alla fine del laboratorio è prevista la realizzazione di una festa finale, che raccolga l'esperienza acquisita e, che preveda la rappresentazione di alcuni miti in forma teatrale.

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