lunedì 31 gennaio 2011

San Ciro d'Alessandria, iconografia tra Marineo, Napoli e Monreale


di Nuccio Benanti
MARINEO. A Marineo la più antica riproduzione iconografica di san Ciro risale alla fine del Seicento. Si tratta di una tela ad olio, di autore sconosciuto, custodita in chiesa Madre.
Questa è una delle immagini più usate nella stampa dei santini. Il dipinto raffigura san Ciro in gloria, avvolto da una tunica azzurra e da un mantello rosso. Il santo si erge su una nuvola, ed è circondato da putti alati che sorreggono un vangelo, mentre con la mano sinistra tiene la palma del martirio. Nell'Apocalisse di san Giovanni i santi «stanno davanti al trono di Dio e gli prestano servizio giorno e notte nel suo santuario» (Apoc 7, 14-15). Nell’immaginario popolare il santo è, invece, rappresentato in maniera diversa: «[...] il concetto di santità non conserva alcunché di metafisico o di ascetico. Il santo non sta nella gloria delle nuvole, non è “assenza” austera e contemplativa ma “presenza” viva, materica e concreta [...] Più prossimo alla terra e alle cose umane per il fatto stesso di essere stato mortale» (Cusumano 1988). (continua)

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro direttore,
il tuo saggio è stato molto apprezzato ed ho segnalato la cosa ai miei quattro lettori.
Ma ora ho ricevuto importanti rimproveri sul termine "anarghiro".
Io per fretta ho copiato il termine senza controllare ed oggi mi si rimprovera che il termine giusto è anargiro. Chi meglio di te può toglierci il dubbio è portare la pace su una discussione animatissima.
Grazie. s.o.

Nuccio Benanti ha detto...

Credo che sia la stessa cosa. Basta controllare sul vocabolario.

Ciro Guastella ha detto...

Con me incluso saranno cinque!

Nuccio Benanti ha detto...

Buon onomastico Ciro (anche se con un giorno di ritardo).