sabato 17 marzo 2012

La tavolata di san Giuseppe a Marineo, una tradizione che si rinnova


di Nuccio Benanti
MARINEO. Espressione di una tradizione che ogni anno si rinnova a Marineo è la tavolata di san Giuseppe, allestita davanti alla Madrice dalla confraternita di Gesù Maria e Giuseppe.
Le antiche civiltà agropastorali associavano le feste agrarie a eventi naturali, attribuendo loro un significato propiziatorio. Non a caso la festa di san Giuseppe coincide con l’equinozio di primavera. L’uso di allestire mense sugli altari risale, infatti, ad epoche molto antiche ed è diffuso su tutto il Mediterraneo. Preparare il banchetto sacro (la “tavulata”) addobbato con simboli agresti ha una chiara funzione di propiziazione. Il segno dell’abbondanza è rappresentato dalla presenza generosa di ortaggi e frutta. Inoltre, i generi alimentari offerti per l’occasione ai bisognosi rappresentano il trionfo della carità e della solidarietà cristiana. Simboli cristiani sono evidenti anche sul pane: a Marineo quello dedicato a san Giuseppe ha la forma di bastone; quello dedicato a Maria la forma di palma; mentre a Gesù è dedicata una corona in segno di regalità e martirio. La ricorrenza di san Giuseppe oltre ad essere la festa della vigilia dell'equinozio di primavera, del risveglio della natura, dell’abbondanza e della solidarietà cristiana è anche la festa della famiglia, che attraverso la preparazione del pranzo votivo (la pasta con le sarde) ritualizza un momento quotidiano della tradizione e della cultura contadina.

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