martedì 5 marzo 2013

22/11/63: Stephen King, nel nuovo romanzo il ritorno al futuro


di Angela Costa
MARINEO. Non credevo poter apprezzare così tanto un’opera di S. King. Il libro di cui parlo è 22/11/63 e si può definire  più che un romanzo di fantascienza  un romanzo storico per l'ambientazione nel passato, la cura dei dettagli, le informazioni che fornisce sulla vita quotidiana, la mentalità dell'epoca, la tecnologia.
Il libro, infatti,  dedica grande attenzione ai dettagli e alla vita negli anni Sessanta, dandone un'immagine tutto sommata positiva, migliore dell'epoca attuale anche se l’autore è ben attento a mostrare anche i lati negativi di quel periodo, scagliandosi in particolare contro la segregazione razziale ancora molto forte nel Sud degli Stati Uniti, i tabù sessuali, l'ipocrisia della morale. King è riuscito ad appassionarmi con una storia che, senza voler essere riduttiva in questo mio parallelismo "popolare", unisce in sé i grandi temi metafisici e fantascientifici di film come "Ritorno al futuro" . Sono stata proiettata, vivendoli, gli anni 60 americani. Buona parte del libro, infatti,  è dedicata a narrare il modo di vita nella provincia americana negli anni a cavallo tra cinquanta e sessanta del XX secolo, dove  Jake, il protagonista, è ritornato insieme al suo amico. Al comunica a Jake di aver trovato un passaggio per tornare indietro nel tempo. Certo non è un bel posto in cui andare in vacanza o cercare di curarsi il cancro con terapie vecchie di cinquant’anni che non funzionano, ma è anche l’unica possibilità che hanno per cambiare il futuro del mondo. (continua)