domenica 18 agosto 2013

Convegno e libro, un appello per "La storia della Parrocchia" di Marineo


di Nino Di Sclafani
MARINEO. La recente scomparsa di mons. Benedetto Rocco ha determinato una serie di coincidenze che mi spingono oggi a fare un appello.
L'ho conosciuto molti anni fa, all'inizio degli anni ‘90, in occasione della presentazione di un libro nel nostro teatrino scolastico. A quell'evento partecipai con mio padre, suo compagno di giochi ai tempi della scuola, ansioso di incontrarlo. A causa dei reciproci problemi di vista, i due faticarono non poco a riconoscersi. Quando, però, mio padre incominciò a canticchiare una filastrocca (A tempu di cacocciuli ci su li favi virdi, aju li pedi friddi, cuadiamillu tu) al sacerdote si illuminò il volto e riconosciuto l'interlocutore iniziarono a novellare dei bei tempi. Tra i ricordi anche quello dell'Anno Santo del 1950, quando mio padre prestava proprio a Roma il servizio militare e la domenica accorreva a San Pietro con molti commilitoni. Qui incrociò un paio di volte il giovane sacerdote marinese che si destreggiava con gruppi di pellegrini provenienti da tutto il mondo alternando con abilità e padronanza l'uso di più lingue straniere. Questi racconti mi hanno accompagnato a lungo e qualche anno fa avevo contattato i nipoti ventilando l'ipotesi di poterlo incontrare per realizzare una lunga intervista sulla sua vita. Le sue precarie condizioni di salute e, ancor di più, la proverbiale riservatezza impedirono quell'incontro. Oggi non posso che associarmi a quanti hanno auspicato che Marineo renda merito a questo illustre studioso (come si appesta a fare la Facoltà Teologica di Sicilia) con un convegno. Arriviamo però ora alla questione. (continua)