lunedì 9 settembre 2013

Marineo, lotte di potere al Municipio: ma i cittadini possono attendere?


di Angela Costa
MARINEO. Una volta si soleva fare un primo bilancio sull’operato di una nuova amministrazione dopo i primi 100 giorni. E il ragguaglio sulle cose fatte e non, di diritto, spettava quasi sempre al gruppo di opposizione. Oggi ci hanno tolto pure questo piacere.
Noi del gruppo “Esperienza e rinnovamento” stavamo già lavorando ad un primo resoconto sulle tante cose fatte… pardon! sulle tante mancanze del nuovo governo cittadino, quando, durante l’ultimo consiglio comunale del 3 settembre, abbiamo assistito in diretta al suicidio politico della maggioranza guidata dal sindaco Barbaccia. Pensavamo di sbagliarci, che le nostre impressioni in campagna elettorale fossero generate dall’opposta sensibilità politica; ma oggi con sommo dispiacere dobbiamo affermare che, sì, hanno deluso le nostre aspettative - e cosa ancora più grave quelle dei loro stessi elettori! - ma solo perché speravamo che le divergenze strutturali, gli interessamenti economici (c'entrano i 9 milioni di euro per un nuovo Cimitero?) e non solo, di questa compagine politica, sarebbero state superate o sarebbero venute a galla solo dopo molto più tempo. Dovevamo prestare attenzione da subito: da quando ad un mese dalle elezioni non si aveva sentore della squadra di governo; da quando all’insaputa degli elettori è stato cambiato un assessore (Cutrona con Greco); da quando hanno consentito a Perrone di occupare una poltrona di consigliere nonostante l’incompatibilità con la carica pubblica; da quando questo consiglio comunale non ha stabilito la data per studiare il regolamento Tares “perché è allo studio di uno o due consiglieri di maggioranza”. Insomma, abbiamo peccato anche noi di ingenuità. La stessa, forse, del sindaco Barbaccia, tenuto all’oscuro da ogni processo interno alla “sua” maggioranza e alla sua squadra di governo. Se non fosse che stiamo parlando di azioni e decisioni che coinvolgono tutti noi cittadini, prime vittime delle beghe e dei problemi interni a questa coalizione che da giugno dovrebbe governarci, ci sarebbe da divertirsi nell’assistere a questi consigli comunali tragicomici, dove tra le fila della maggioranza (o ex??) si notano sguardi complici e sguardi attoniti. Dunque è ormai risaputo che la squadra che ha vinto le elezioni, a soli 60 giorni dal giuramento, si è di fatto divisa! O meglio, 6 consiglieri si sono separati per formare un gruppo autonomo che “nasce con l'obiettivo di spronare e supportare con maggiore determinazione il nostro sindaco”. Nel documento presentato si fa riferimento al bisogno di mettere ordine ai servizi, alla necessità di ricercare fondi e finanziamenti, all'organizzazione di iniziative. Meritevoli propositi e giuste osservazioni, se non fosse che tra i firmatari del documento risultano esserci due (2) assessori dell’attuale giunta: Salerno (Pubblica istruzione e Polizia municipale), e Cangialosi (Politiche giovanili). Che forse non abbiano ben capito gli assessori che il loro compito consiste già nel supportare e coadiuvare l’azione del Sindaco da cui hanno avuto delle deleghe ben specifiche e che di queste si devono occupare? Che quelle mancanze da loro sottolineate (scuola, polizia municipale, organizzazione di attività) nel documento siano di loro specifica competenza? Che non abbiano capito di essersi... autodenunciati di incompetenza e incapacità politica? Oggi potremmo stare qui a dirvi: ve lo avevamo detto! Qualcuno lo ha pure fatto. Ma, con la responsabilità che ci contraddistingue, e sempre con l’intento di essere fedele alla nostra integrità politica e morale, vogliamo mettere al primo posto l’interesse della collettività e non cavalcare l’onda del malumore ormai dilagante a Marineo, approfittando delle liti interne, del dissapore tra le varie fazioni che compongono questo gruppo politico che dovrebbe governarci, della difficoltà del Sindaco di potersi avvalere di persone di sua fiducia e collaboratori preparati. Per questo stiamo preparando alcune interrogazioni urgenti ed importanti per segnalare i ritardi e per avere risposte sui tanti servizi che non partono. Noi ci siamo impegnati a svolgere il nostro compito con coscienza, ed intendiamo farlo fino in fondo. Caro signor Sindaco, è sua responsabilità adesso chiarire a noi tutti, ma soprattutto a quanti Le hanno dato fiducia, se oggi abbiamo ancora chi si è preso l’impegno di governarci. È un nostro diritto e un vostro dovere nei confronti, soprattutto, di quei cittadini che vi hanno votato e si sono fidati di voi. E, per favore, ridateci il nostro ruolo. Saldatevi o dividetevi, ma finitela con queste tragiche commedie che confondono ancora di più noi cittadini, che oggi abbiamo bisogno di certezze e tranquillità amministrativa e non di una maggioranza interessata più alle lotte di potere che ai problemi della collettività di cui si è fatta carico.