venerdì 11 ottobre 2013

Marineo, sindaco e giunta: ecco la delibera che determina i compensi


di Angela Costa
MARINEO Finalmente mercoledì scorso abbiamo avuto la possibilità di vedere la famosa delibera di giunta sulla riduzione delle indennità del Sindaco e degli Assessori. 
Nella delibera, oltre a leggere che il primo cittadino ancora una volta non ha mantenuto una promessa fatta ai suoi elettori, e quindi non si è ridotto l’indennità del 50% ma solo del 20, la cosa che è balzata immediatamente agli occhi di tutti sono state le cifre elencate. Siccome solo 5 mesi fa ero amministratore di questo Comune e non mi risulta un incremento della popolazione, non mi capacitavo come fossero spuntate certe somme. Dopo le prime risposte vaghe e risentite si è poi capito che c’era stato il famoso adeguamento Istat che ha fatto lievitare le spese. Come potete vedere nel documento allegato, oggi il sindaco Barbaccia, che come lavoratore autonomo ha diritto all’indennità per intero, costa al Comune 3.081,11 euro al mese. Ecco il perché della meraviglia! Noi eravamo rimasti fermi alle cifre del sindaco Ribaudo che percepiva un’indennità di 1.825,00 euro netti. Se poi consideriamo che lasciava alle stesse casse comunali per intero il suo stipendio di impiegato, pari a circa 1700,00 euro, credo che sia lecito affermare che ha svolto il suo mandato di sindaco gravando sulle casse comunali per soli 150 euro al mese! A giustificazione della delibera di giunta leggiamo una nota a margine, nella quale si evince che il Sindaco userà il restante 30% dell’indennità “non ridotta” ma "adeguata" per dare risposte immediate a quanti lo interrogano quotidianamente. Riconosco che fare l’amministratore ti porta a dover trovare soluzioni ai tanti bisogni della gente, così è sempre stato e purtroppo sarà, ma tanti lo hanno fatto e tanti lo continueranno a fare anche senza aver promesso niente nel proprio programma elettorale. Credo, però, che bisognerebbe agire sempre nella massima trasparenza, ed è per questo che ho chiesto al dottore Barbaccia di creare un capitolo in sede di bilancio con una somma che sia pari a quella quantificata al suo 30%, oppure di produrre un report al Consiglio sulle somme spese mensilmente per sussidi sociali da lui dati. Abbiamo forse sbagliato a porre la domanda? Non ho mai additato nessuno di nulla, ho solo svolto il mio ruolo di consigliere. Tralascio la gestione impropria dei lavori in aula altrimenti il Presidente mi accuserà con un’altra nota; tralascio sul fatto che ad una interrogazione fatta al Sindaco un assessore si è intromesso accusandomi di pretestuosità; tralascio il fatto che l’unica loro difesa è stata leggere una lettera di un avvocato che è stata fatta a salvaguardia dei passati amministratori; tralascio tante altre cose, ma non posso non sottolineare che alla fine una comunicazione il Presidente l’aveva da fare al Consiglio: su mia insistenza si è trovata “tra le carte” una lettera del 2 ottobre, a firma di alcuni cittadini che non vedono riconosciuti i loro diritti e minacciano di adire per vie legali. Forse qualcuno credeva che avremmo riscaldato una poltrona e aspettato che passassero prima o poi i cadaveri dei nemici? Noi siamo abituati ad assumerci le responsabilità che ci hanno assegnato i nostri elettori e cercheremo di non deluderli.