lunedì 16 giugno 2014

Un container dell’associazione Carlo Lwanga con destinazione Tanzania


di Elisa Ribaudo
È partito nei giorni scorsi il container dell’associazione Carlo Lwanga Onlus, con destinazione Tanzania. Lungo ben 12 metri, il container contiene aiuti umanitari di vario genere, stipati come sempre in maniera fitta e precisa. Ricordiamo ad esempio un trattore destinato alla realizzazione dell’orto della scuola superiore femminile di Mtwango, allo scopo di rendere la scuola il più possibile indipendente dal punto di vista delle provviste alimentari.
Come ogni anno, il container contiene materiale destinato ai bambini orfani ospitati dalle varie missioni delle Suore Collegine, tra cui per l’appunto alimenti non deperibili (pasta, riso, legumi), articoli di cancelleria, vestiario, giocattoli, etc. Esso contiene anche attrezzatura e medicine destinate all’ospedale della missione di Changarawe e del dispensario della missione di Mtwango. Prima di arrivare a destinazione, il container farà scalo in diversi porti. Partito da Trapani, attualmente si trova a Malta. Arriverà poi negli Emirati Arabi, precisamente a Khor Fakkan. Da lì arriverà a Mombasa, in Kenya. Infine approderà a Tanga, in Tanzania. Verrà caricato su un camion, il quale percorrerà 820km, attraversando le perigliose strade della savana, sino ad arrivare alla destinazione finale di Mtwango. Le responsabili delle varie missioni si recheranno a Mtwango per la equa spartizione degli aiuti umanitari tra le diverse strutture. Le Suore Collegine infatti gestiscono in Tanzania cinque diverse missioni. La missione di Tanga è un orfanotrofio che accoglie bambini malati di AIDS; può vantarsi di essere uno dei due istituti tanzaniani più avanzati nel trattamento di questa malattia in età infantile. La missione di Morogoro gestisce una scuola elementare. La missione di Migoli ospita un orfanotrofio e una piccola scuola per sarte. La missione di Changarawe, a 3 km di distanza dalla missione precedente, è un vero e proprio ospedale; in esso tuttavia, a causa della povertà generale, vengono spesso a mancare le cose più basilari, quali i guanti in lattice (immaginate cosa voglia dire soccorrere un malato di AIDS a mani nude, il rischio contagio per il medico è alto). Abbiamo infine la missione di Mtwango, la cui madre superiora è la nostra compaesana Sr. Rita Lo Faso; in tale missione è presente un orfanotrofio per ragazze adolescenti, un dispensario che è punto di riferimento per i malati del villaggio, e infine la scuola superiore femminile da noi realizzata. Passiamo adesso alla descrizione di tale scuola. Ad oggi è stato realizzato: il padiglione a forma di esagono contenente quattro aule, un edificio per l’amministrazione, la casa degli insegnanti, il padiglione delle suore, il laboratorio, e un corpo bagni. Tutto secondo le precise regole previste dalla legge locale. Entro il 2014 bisogna realizzare due nuovi plessi per le aule, in quanto il prossimo gennaio inizierà il nuovo anno scolastico, con l’afflusso di nuove ragazze all’interno del nostro college. Guarda il video