lunedì 24 novembre 2014

Se chiude il polo museale di Marineo, quale futuro per il castello Beccadelli?


di Nino Di Sclafani
Come fulmine a ciel sereno, apprendo, preoccupato, la notizia dell’imminente chiusura del Castello Beccadelli di Marineo con il Museo Archeologico della Valle dell’Eleuterio e la Sezione Etno-Antropologica aperta di recente.
A quanto pare l'Ass. Reg.le Beni culturali e la Soprintendenza stanno per dirottare il personale attualmente impegnato nella struttura su altri siti museali cittadini. Il polo museale di Marineo rappresenta oggi l'unico richiamo culturale stabile offerto alla fruizione di gruppi di turisti che, soprattutto nei fine settimana, inseriscono la tappa marinese nell'ambito di percorsi enogastronomici e naturalistici. Sarebbe una gravissima perdita per la comunità e per le già risicate prospettive di crescita della sua vocazione turistica, il venir meno di questo presidio di offerta culturale. Non conosco quali determinazioni abbia a tutt'oggi posto in essere l'Amministrazione Comunale per scongiurare che la chiusura diventi operativa, mi sento, però, di suggerire costruttivamente delle idee che da tempo porto avanti e che potrebbero ribaltare l'attuale momento di tensione e trasformarlo un'opportunità. Tra pochi mesi saranno ultimati i lavori di restauro dell'ala dell'orologio del castello Beccadelli e molti nuovi locali ed ampi ambienti saranno agibili. Considerato il disimpegno degli organi regionali che non sembra abbiano a cuore il nostro maniero il Comune di Marineo potrebbe cogliere la palla al balzo e richiedere la gestione "in toto" o in parte del monumento, garantendone vigilanza e cura. Potrebbe nascere un vero polo della cultura destinato ad ospitare, oltre al museo archeologico e a quello etno-antropologico, la biblioteca comunale e gli uffici preposti alle attività turistiche e culturali. Potrebbero trovare spazio la Pro-Loco e le associazioni che facciano propria la missione della divulgazione del nostro vasto patrimonio storico, ambientale, artistico ed etnologico, e, sono certo, molti volontari offrirebbero il loro tempo per promuovere il prodotto "Marineo" . Ciò richiede però un atto di coraggio da parte dell'attuale amministrazione che, son certo, avrà l'appoggio di tutta la collettività, me compreso, per portare avanti questa rivendicazione. Il presidio della struttura potrebbe essere garantito da tutti gli addetti che in atto sono impegnati in varie sedi comunali che si concentrerebbero efficientemente in unico luogo consentendo la fruizione, anche su domanda specifica, delle collezioni in esso custodite. Cari marinesi penso che sia giunto il momento di riprenderci il nostro castello e di tornare a farlo rivivere!!!